La mobilità sostenibile: una sfida e un’opportunità

L’altro giorno su un quotidiano ho letto un articolo nel quale si diceva che a Roma, ogni giorno, la polizia municipale ha elevato 3500 multe solo per la sosta selvaggia.

Il traffico romano è proverbiale. Basta dire che nella capitale sono immatricolati 2 milioni e centomila tra auto e moto (i residenti nella città non arrivano a 2 milioni e ottocentomila…). Non sorprende, quindi, che secondo l’ultimo Rapporto di Legambiente sull’inquinamento nelle città italiane Roma sia all’ottavo posto per livelli di smog.

La mobilità sostenibile

Proprio recentemente si è molto parlato dell’intenzione della Commissione europea di mettere al bando tutti i veicoli con motori a benzina e diesel a partire dal 2035. Ma esiste un piano europeo per incentivare la mobilità sostenibile e arrivare a trasporti ad emissioni (quasi) zero. Una strategia integrata che si basa su quattro proposte che concretamente dovrebbero

• aumentare la connettività e spostare passeggeri e merci dal trasporto su gomma a quello su ferro
• incentivare la diffusione delle colonnine di ricarica e delle altre infrastrutture di rifornimento alternative e digitali
• dare sprint alla mobilità urbana sostenibile
• sfruttare meglio l’uso di ferrovie e vie d’acqua interne dentro un efficiente sistema di trasporto multimodale.

Sempreché, ovviamente, gli Stati membri decidano di darsi da fare in questo senso, visto che l’orizzonte del Piano europeo è il 2050.

In ogni caso, il tema della mobilità sostenibile è destinato ad essere al centro delle iniziative delle istituzioni a tutti i livelli internazionali, nazionali e locali. Non per nulla la riconversione ecologica dei trasporti è uno dei capitoli più corposi del programma europeo Next Generation EU e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del governo italiano.

Sarà necessario realizzare nuove infrastrutture o ammodernare e digitalizzare quelle esistenti. Ma anche pianificare nuovi modi per spostarsi e riorganizzare le reti (ferroviarie, stradali, aeroportuali, portuali) e i servizi (pubblici e privati) per fare in modo che tutto il sistema dei trasporti sia coerente, efficiente e pulito.

E bisognerà farlo in tempi ragionevolmente brevi se si vuole davvero fermare i cambiamenti climatici. Servono – e serviranno sempre di più – ingegneri specializzati in mobilità sostenibile o esperti in scienze e tecnologie dei trasporti, le figure professionali di riferimento per raggiungere l’obiettivo di trasporti amici dell’ambiente e delle persone.

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Formazione universitaria per la mobilità sostenibile

Ci sono cose sulla formazione universitaria o professionale che spesso confondono le persone. Immagino che quando si è nel settore da tanto tempo come me, si diano per scontate molte cose. Per esempio che tutti conoscano come sono organizzate le università; che differenza c’è tra tirocini curriculari e tirocini extracurriculari; o quando un corso professionale può essere accreditato e quando no.

Per questo, da un po’ di tempo dedico molto del mio impegno ad un lavoro che, paradossalmente, non mi porta un guadagno immediato ma che mi permette di vendere meglio: quello dell’orientamento propedeutico alla scelta della facoltà o del corso di formazione.

Quando uno dei nostri studenti o corsisti mi ringrazia perché gli ho indicato la strada giusta per il suo obiettivo facendogli risparmiare tempo e denaro, ne guadagna non solo la mia autostima, ma soprattutto la mia autorevolezza, permettendomi di rendere più solida la mia attività economica.

Poiché non so quale sia la tua situazione in questo momento e/o quale sia il tuo obiettivo immediato, penso che possa esserti utile un riepilogo delle risorse gratuite che hai a disposizione per compiere la tua scelta in modo consapevole:

1. La certificazione delle competenze in Camera di Commercio
2. Guida ai tirocini
3. La scelta dell’università giusta
4. Differenza tra certificato, attestato, diploma e qualifica
5. Tutto su ordinamento universitario e accreditamento delle università (telematiche e non)

Tra questi materiali c’è sicuramente l’informazione che stai cercando. Ma se così non fosse non esitare a metterti in contatto con noi.

Ti segnalo anche il corso di laurea: Laurea Ingegneria Infrastrutture e Mobilità

E per oggi è tutto. Appuntamento ad aprile con nuovi spunti di riflessione, aggiornamenti e notizie.

Rosalba