La lettera di presentazione è uno strumento da non sottovalutare per aumentare le chance di ottenere un colloquio ed entrare nel mondo del lavoro.
Iniziamo subito col dire che in rete si trovano tantissimi modelli precompilati, ma attenzione: affinché sia efficace e tenuta in considerazione dai recruiter, la tua lettera dovrà essere personalizzata. Ciò significa evitare di allegarne una standard erroneamente considerata su misura per tutti; dovrai infatti renderla adeguata al tipo di azienda e al ruolo per cui ti stai candidando, in modo che trapeli in modo chiaro il tuo reale interesse e le caratteristiche che fanno di te la persona ideale a cui affidare quel lavoro.
Posto in chiaro questo punto, vediamo subito come scrivere una lettera di presentazione anche argomento del corso online gratuito Lettera di Presentazione disponibile qui su FioreRosalba.com
Cosa scrivere nella lettera di presentazione
Ti starai a questo punto chiedendo cosa vada scritto nella lettera, che in effetti può risultare una sfida ardua soprattutto se stai cercando lavoro da poco.
Innanzitutto, come accennato, evidenzia i motivi per cui ti stai candidando, perché hai scelto proprio quell’azienda o società e non un’altra. In caso di candidatura spontanea, sii preciso rispetto al ruolo di tuo interesse.
In seconda istanza, passa ad illustrare i tuoi punti di forza che ti rendono adatto a quel tipo di lavoro. A questo proposito, non divagare: non serve fare un elenco delle tue precedenti esperienze né dei tuoi titoli perché queste informazioni si trovano già nel curriculum ed è deleterio, oltre che superfluo, rendere la lettera di presentazione un copia e incolla. Sottolinea, piuttosto, le tue competenze relative a quegli ambiti che possono portare un valore aggiunto, mostrando le situazioni reali in cui le hai messe in campo.
Una dritta? Le cosiddette soft skills sono sempre più richieste nel mondo del lavoro: sono quelle competenze trasversali considerate indispensabili per qualunque posizione. Ad esempio, capacità di organizzare e pianificare, resistenza allo stress, problem solving, team working e autonomia. Se possiedi una o più di queste (e altre) soft skills, ebbene la lettera di presentazione è il luogo giusto per metterle in rilievo.
In base al tipo di proposta a cui stai rispondendo, è bene esplicitare brevemente i propri obiettivi di carriera a breve e a medio-lungo termine.
Alla fine, ricordati sempre di ringraziare e metterti a disposizione per un colloquio.
Come scrivere una lettera di presentazione
Come per il curriculum, la brevità è fondamentale. Probabilmente un recruiter legge centinaia di lettere al giorno, ed è quindi poco probabile che perderà tempo con la tua se è troppo lunga. Orientativamente, ventina di righe o poco meno basta e avanza per arrivare al nocciolo del discorso.
Passiamo ora alla forma. Sì, perché sarai pure in gamba e con un bagaglio di esperienze invidiabile, ma se ci sono errori ortografici e grammaticali, o banali refusi di battitura, verrai probabilmente scartato. Al termine della stesura, abbi cura di rileggere con attenzione ciò che hai scritto, meglio ancora se sottoponi la lettera anche a un’altra persona che, con occhio esterno e critico, possa individuare eventuali errori.
Quanto allo stile, non occorre utilizzare parole ricercate e sintassi complessa. Punta su una scrittura chiara e lineare che dimostri quanto sei in grado di arrivare al nocciolo della questione senza divagazioni.
Qualche consiglio
Prima di procedere alla stesura, informati sull’azienda. Puoi cercarla sui social network, ad esempio, oltre che naturalmente sul sito ufficiale, in modo da osservare i contenuti che condivide, il tipo di comunicazione messa in atto, la vision, i progetti e gli investimenti per il futuro.
Tieni in conto che la lettera di presentazione, nella maggior parte di casi, viene letta prima del CV: ecco perché dovrai, in poche righe, scrivere l’essenziale, non tanto di te (non è un’autobiografia!) quanto di te in rapporto al ruolo per cui ti stai candidando. Facciamo un esempio. Sei un avvocato che si sta candidando per una multinazionale; opportuno parlare della tua carriera universitaria (solo se brillante, sbandierare un voto di laurea come 70 potrebbe non essere un’idea geniale…) e della tua conoscenza delle lingue, inopportuno scrivere che sei una guida alpina certificata.
Vogliamo infine sottolineare un punto che viene spesso dimenticato e che è causa di tanti curriculum e lettere di presentazione finiti nel cestino. Occorre segnalare il consenso al trattamento dei dati personali aggiornato; ciò è indispensabile per il CV, ma inserirlo anche nella lettera è segno di precisione e completezza.
Possono sembrare molti gli accorgimenti da adottare, ma ne vale certamente la pena per raggiungere l’obiettivo di un agognato colloquio di lavoro.