Dietro quel curriculum dell’ennesimo candidato al colloquio di lavoro per responsabile/dirigente che il responsabile delle risorse umane ha in mano, che persona c’è realmente? Ogni volta che un responsabile HR inzia a scegliere i CV delle persone da convocare per i colloqui per quella persona aperta, si pone sempre questa domanda. Tu come candidato che hai inviato la tua domanda di lavoro per quella posizione aperta se riesci ad abbinare le tue abilità alla posizione, un responsabile delle assunzioni avrà una sola risposta.
Intervista delle risorse umane preparare una strategia
Una volta che avrai appreso alcune tecniche per rispondere alle domande di lavoro, abbinandole alla giusta preparazione, la posizione che stai cercando – presso l’azienda dei tuoi sogni – non è impossibile da raggiungere, una volta capito come allineare le abilità che il lavoro richiede con quelle che già possiedi o che potresti rapidamente incrementare anche con un corso tra quelli disponibili su FioreRosalba.com.
Vediamo quali sono le competenze che i datori di lavoro vogliono di più e dunque è opportuno che le persone in cerca di lavoro potrebbero inserirle nel loro CV o preparare le risposte essendo esse le domande colloquio di lavoro più frequentemente poste.
Ha senso elaborare una strategia e non farsi cogliere impreparati, potrai mettere in luce queste abilità più richieste e gestire più tipi di situazioni di quante tu possa mai contare, inclusi i test attitudinali lavoro.
Ovviamente questi consigli valgono anche nel caso di colloqui di gruppo, sarà per te più semplice emergere dalla massa se elaborerai una strategia in anticipo. Ci siamo convinti di questo approccio dopo che molti esperti di carriera lo stavano utilizzando in risposta alle domande che ci eravamo posti. Quindi l’abbiamo perseguito ulteriormente. Ci siamo imbattuti in domande di interviste alle risorse umane comuni, poi abbiamo chiesto ai funzionari delle risorse umane e ad altri esperti delle risorse umane in che modo avrebbero evidenziato alcune abilità nelle loro risposte. Ecco cosa ci hanno detto.
colloquio di lavoro
Parlami di te.
Questa potrebbe essere la domanda di tipo aperto più comune utilizzata nelle interviste non strutturate al primo colloquio conoscitivo.
Qualsiasi buon professionista che si trova sul mercato per una nuova posizione dovrebbe prepararsi, preparare un discorso di due a tre minuti dove illustrare i punti salienti della propria vita personale e professionale. Facendo risaltare le abilità che hai utilizzato per prendere le decisioni critiche che ti hanno plasmato nella persona risoluta seduta di fronte al responsabile HR o al tuo futuro datore di lavoro.
E’ una buona idea mettere in risalto ciò che della propria esperienza può tornare utile all’azienda alla quale ci si candida, questo è possibile fare delle ricerche sull’azienda per conoscere la sua missione, la sua storia, i suoi prodotti o servizi, quindi mettere in luce tra le proprie competenze, abilità ed esperienze quelle che meglio rispondono a quel tipo di azienda e per quella posizione. Combinando entrambi – quella conoscenza dell’azienda con dettagli sulla posizione – per ” creare un profilo della persona che l’azienda sta cercando di assumere ”. Il tuo CV dovrebbe già contenere la tua risposta alla ricerca dell’azienda, dovrebbe consistere in abilità e punti di forza, riservando il minimo spazio a dettagli quali hobby, famiglia o dove sei cresciuto .
I tuoi punti di forza quali solo? Mettili sotto i riflettori
Quando senti questa domanda, nella tua mente sostituisci la parola “abilità” con “punti di forza”. Quindi inizia con una o due delle tue migliori capacità, ma non fermarti qui collegale ad una situazione di vita reale in cui hai fatto affidamento su quelle abilità e ne hai fatto buon uso.
Il futuro responsabile di settore o dirigente quali caratteristiche dovrebbe avere:
- Visione sapere cosa ha bisogno un’azienda e come farlo
- Pensiero strategico per ottenere risultati che supportino gli obiettivi aziendali
- Comunicazione per diventare la voce che parla della cultura di un’organizzazione
- Know-how tecnologico per migliorare le funzioni aziendali
- Flessibilità per scoprire e sperimentare nuovi modi di pensare e fare
- Cordialità per coinvolgere i colleghi
- Assunzione di rischi per risolvere le sfide fondamentali
- Inspirare per mostrare la tua passione per il lavoro
Tra tanti perché dovremmo assumerti?
La risposta giusta è che sei sempre aggiornato sulle novità del tuo settore e sei disposto ad una aggiornamento continuo anche per competenze trasversali, oggi le aziende devono rispondere alle richieste di un mercato sempre più volubile e chiunque voglia rivestire un ruolo chiave deve diventare “campione del cambiamento” e che sappia portare tali cambiamenti a tutti i livelli in azienda nel loro settore di responsabilità.
Se puoi convincere un’azienda che sei abile a tenere il passo con le leggi dinamiche del tuo settore stai inviando il messaggio chiaro al tuo datore di lavoro o selezionatore.
Hai scheletri nell’armadio o successi strepitosi ? Parlami della tua esperienza presso l’azienda X.
Cerca di capire prima di presentarti al colloquio quali sono le strategie nell’immediato futuro dell’azienda in questione. Ad esempio se sei venuto a sapere che sta per aprire un nuovo stabilimento produttivo in un’altra nazione e ti stai candidando come responsabile di produzione, parla di un tuo successo in una situazione analoga accaduta durante il tuo periodo di lavoro nell’azienda precedente. L’effetto di una tale risposta? Non solo hai messo in relazione un’esperienza passata, hai evidenziato un’abilità che, per un’azienda con un’apertura imminente di uno stabilimento produttivo, ti rende la persona perfetta.
Punti deboli?
Sarebbe poco credibile chi si ostinasse a dimostrare di essere una macchina invincibile, non c’è nulla da vergognarsi perché ti è permesso avere dei punti deboli. Scegli un punto debole che non sia opposto a quello richiesto dalla posizione, ad esempio, se stai facendo domanda per una posizione di vendita business-to-business, i punti deboli che scegli non quelli in cui palesi la tua incapacità di dare valore al punto di vista di qualcun altro. Potrebbe essere anche una buona risposta qualcosa del tipo: ” Al fine di laurearmi, avevo bisogno di superare un esame di programmazione informatica. Ho imparato che uno dei miei punti deboli è la comprensione della codifica in C++. Ma è per questo che sono interessato al settore commerciale e vendite, dove sono fiducioso che man mano che imparerò di più, avrò successo. ”
Mostrando qualche debolezza è probabile che l’idea che si farà di te il tuo selezionatore è che tu non sia meno umano di qualsiasi altro candidato.
Come ti descriverebbero gli altri?
Questa domanda ti permette di mettere in mostra una delle abilità più richieste per chi aspira a ruoli da responsabile o dirigente ossia mette in luce la tua capacità di essere un giocatore di squadra, un’abilità che pochi professionisti oggi possono permettersi di fare a meno. Puoi dare delle buone risposte dando esempi delle tue capacità di negoziazione. Parla di situazioni in cui hai aiutato i colleghi a risolvere dubbi o come hai risolto dissidi sorti tra colleghi.
Potresti anche elencare abilità che un ex manager ti ha suggerito di migliorare in passato e che nel frattempo hai acquisito.
Potresti fare un passo in più rispetto a quello che Milligan suggerisce. Perché non dare una risposta che mescola abilità buone e non-così-buone che hai dimostrato nelle posizioni precedenti?
In questo articolo abbiamo visto come affrontare un colloquio di lavoro per responsabili di settore o dirigenti, molti consigli si possono applicare anche ad altri ruoli.
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