Ingegneria gestionale: dal corso di laurea all’iscrizione all’albo

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L’ingegneria gestionale altro non è che un ramo dell’ingegneria, quindi un particolare indirizzo di studi che si affianca agli ad edile, informatica, chimica e biochimica, aerospaziale, biomedica, meccanica. Tale ramo dell’ingegneria oggi è sempre più scelto da chi desidera intraprendere un mestiere ben focalizzato nella gestione di plessi produttivi industriali, in particolar modo nella pianificazione e, successivamente, programmazione delle risorse e lo studio dei sistemi dell’impresa in questione dunque si occupa sotto il profilo quantitativo e qualitativo, gli aspetti operativi e tecnici delle imprese.

Tale corso di laurea apre in realtà molte più strade lavorative di quelle che si pensi, ad esempio anche come imprenditore infatti è un titolo spendibile per ottenere la licenza dalla Camera di Commercio per realizzare tutti i tipi d’impianti e per aprire attività d’autoriparazione, inoltre per la libera professione iscrivendosi all’albo.

 

 

Ingegneria gestionale la sua classe di laurea

 

Sebbene non sia universalmente strutturata in un modo del tutto unico, nelle maggior parte delle Università che offrono tale percorso, nasce come un indirizzo di tipo organizzativo dell’ingegneria meccanica, la classe di laurea è la L9 e rientra in quella d’ingegneria industriale. Se si vuole approfondire la storia di questo mestiere, è bene sapere che la figura professionale nasce in Italia molto tempo dopo la nascita del corso di tale laurea rispetto a tutto il resto del globo terrestre, in quanto nel 1982 vi era già un indirizzo gestionale al Politecnico di Milano che comprendeva soprattutto negli ultimi due anni materie di ingegneria elettronica e di meccanica.

Inevitabilmente, ingegneria gestionale ha degli esami trasversali che accomunano i due corsi (ma non solo questi ultimi) ed in genere vi sono diverse materie proprie dell’ingegneria industriale ed anche di tipo informatico. L’ingegnere gestionale, in qualunque caso, riceve perfettamente una preparazione ben focalizzata ed in linea alla specializzazione alla gestione della produzione industriale, ed in particolar modo nella pianificazione e nella programmazione integrata nelle diverse risorse d’impresa.

Gli insegnamenti del corso di laurea sono i seguenti: statistica, logistica, controllo statistico delle qualità, la ricerca operativa, la quale è molto utile per ogni modellazione dei problemi di impresa, chimica, fisica, elettrotecnica, economia, costruzione di macchine, disegno, questi sono alcuni degli esami.

 

 

Ingegneria gestionale quali sono le sue mansioni

 

Il principale compito dell’ingegnere gestionale è quello di puntare all’analizzare le connessioni tra le varie risorse di un’azienda (che essa sia strumentale che umana, poco importa) ed anche la struttura organizzativa, tecnica e operativa di tale impresa in questione. Qualsiasi aspetto è estremamente importante e viene valutato attentamente e modificato solo se strettamente necessario, pur sempre nell’ottica di un futuro miglioramento. Le fondamentali mansioni di un ingegnere gestionale che si rispetti sono quelle di essere rivolte all’assoluta massimizzazione d’efficienza di un’azienda e rendere quest’ultima competitiva passando dalla progettazione dei modelli, flussi di lavorazione lineari a favore dei cambiamenti sino all’evoluzione del mercato.

Per cui, le diverse mansioni di cui un ingegnere si occupa giornalmente sono: le analisi e gestione dei diversi processi produttivi, poi la pianificazione dei modelli e dei flussi lavorativi, si occupa del coordinamento delle varie risorse umane, controllo di tale gestione, budgeting, reporting, gestione dei rischi d’impresa, gestione dei processi delle trasformazioni tecnologiche di esse, ed infine ma non per importanza, si occupa anche della gestione ristrutturale aziendale. Insomma, vi sono molte cose da tenere in conto per quanto riguarda la gestione delle mansioni, eppure, è un mestiere idoneo per molti.

 

 

Ingegneria gestionale: percorso di studi da seguire per fare tale mestiere?

 

Dalle esigenze riportate in precedenza, nasce la figura dell’ingegnere gestionale, ed il percorso di studi da eseguire prima dell’Università sarebbe preferibile un percorso preferibilmente basato sui principi scientifici e su materie tecniche tipo un liceo scientifico o un ITIS. Non è escluso che ha scelto altri tipi di diploma di scuole superiori non possa completare una laurea del genere è consigliato però colmare alcune lacune, terminate le scuole superiori, prima dell’iscrizione all’Università. Sia la laurea triennale, così come quella magistrale, comprendono molte discipline scientifiche, discipline economiche e le nuove tecnologie. Generalmente il percorso di studio prevede al terzo anno lo studio della lingua inglese, analisi dei dati, macchine industriali ed organizzazione aziendale. E’ previsto anche un tirocinio in azienda,  nel quale lo studente svilupperà un progetto di tipo laboratoriale, così si avrà l’occasione d’applicare in reali contesti i diversi modelli e metodologie studiati ed appresi nel corso degli anni scolastici. In tutta Italia vi sono molteplici Università dove è possibile intraprendere tale percorso scolastico, molteplici le offerte anche di corsi di laurea gestionale online grazie alle Università telematiche, per cui non risulterà per niente difficile cercare questa facoltà ed avviarsi ad un mestiere sempre più richiesto non solo nel nostro Paese, ma in ogni parte del globo terrestre.

 

 

Sbocchi professionali: dov’è più richiesto?

 

L’ingegnere gestionale è chiaramente presente nella società di consulenza ingegneristiche, così come nelle imprese di tipo industriale ed quelle manifatturiere, in molte imprese dei servizi come quelle di telecomunicazioni o trasporti (ma non solo), banche, assicurazioni ed anche nell’amministrazione pubblica. Tale figura opera in molte attività, tra cui è impossibile non citare: la strategica pianificazione, il marketing, la valutazione degli investimento in ambito tecnologico, l’organizzazione aziendale, e la pianificazione di ogni produzione e dei rispettivi sistemi produttivi logistici. Tale mestiere è di fondamentale importanza, costituendo l’elemento di “dialogo” tra il management aziendale e gli utilizzatori specifici, e con il management collabora contribuendo a tradurre le richieste di tipo direzionale e le esigenze diverse di ogni utente che si rispetti.

 

 

Ingegnere gestionale, qual è lo stipendio medio di tale lavoratore?

 

In Italia, lo stipendio medio di un ingegnere gestionale, è di quasi 36.850€ lordi ogni anno, per cui si parla di 1900€ netti ogni mese dell’anno, superando di circa 350€ la retribuzione mensile di un italiano medio nel Paese. Inoltre, le retribuzioni nettamente più basse, sono riservate alle figure entry-level o comunque meno specializzate come la figura dell’ingegnere gestionale in stage, oppure quella da neolaureato o junior, e contemporaneamente i profili con maggiore esperienza e molto più specializzate sono: ingegnere gestionale di tipo senior, quality manager e, chiaramente, giovano di un stipendio appetibile e molto più elevato del normale.

Un ingegnere al di sotto dei 3 anni di esperienza viene definito “ingegnere entry level” può chiaramente aspettarsi uno stipendio medio che oscilla in media intorno ai 27.500€ lordi in un anno, mentre gli ingegneri già a buon punto di carriera, il che vuol dire aver lavorato per un lasso di tempo che va dai 4 ai 9 anni di esperienza in questo ambito, avranno diritto ad uno stipendio di 39.500€, con 10 ai 20 anni di lavoro ci si definisce “senior” e si avranno circa 72.400€ all’anno, ed infine, un ingegnere a fine carriera con più di 20 anni di carriera può aspettarsi anche una buona retribuzione oltre i 78.900€ annui.

Per cui in questo lavoro nessuna cifra è lasciata al caso ed ogni minimo sacrificio, anche il più piccolo, è sempre ben retribuito sino all’ultimo centesimo, ed ecco perché tale mestiere è in fervente crescita sia economica che di personale qualificato.

 

 

In cosa si distingue fondamentalmente un ingegnere gestionale da altri tipi di ingegnere?

 

L’attuale specializzazione in ingegneria gestionale viene differenziata dagli altri corsi di laurea perché punta a formare dei professionisti con una specifica visione dell’impresa e del contesto che ne concerne, in possesso di tali conoscenze a riguardo si approfondisce le tecniche decisionali ed anche delle strategie di un’impresa, in grado di esaminare il tutto non soltanto grazie all’utilizzo di molteplici competenze economiche ma anche usando un approccio di tipo misto matematico ed anche tecnologico.

Attualmente è una professione ben richiesta nel mercato lavorativo, ed in particolar modo dalle società medie o grandi, proprio grazie al fatto che è la sola e unica figura lavorativa in grado di compiere delle analisi unitarie e specializzate nella gestione aziendale ed è l’unica figura in possesso di ulteriori competenze tali da risolvere problematiche di un’azienda ed in grado di aumentare la produzione in maniera ottimale. La specializzazione gestionale viene distinta dalle altre presenti in circolazione perché solo l’ingegnere gestionale possiede la cosiddetta “lettura sistemica“, che comprende anche l’approfondimento delle tecniche decisionali e di strategie d’impresa, esaminate non soltanto utilizzando le attuali competenze in ambito economico, ma anche di tipo qualitativo-quantitativo!

 

 

Perché scegliere di fare ingegneria gestionale?

 

La figura in questione è ciò che unisce le competenze tecniche a competenze di un ambito molto più economico. Per cui, vi è maggiore attenzione ed interesse alle materie tecniche anche se non si è del tutto decisi di intraprender tale ambito lavorativo, il corso di laurea in ingegneria gestionale, anche solo per la triennale, può essere davvero una meraviglio e valida alternativa, che oltretutto, è uno dei pochi percorsi di studio che garantisce numerosi sbocchi lavorativi ed anche molto importanti.

Si è quindi davanti ad un investimento, in quanto si punta ad investire sulla figura professionale per eccellenza che è in continuo cambiamento, non conoscendo alcuna crisi ed è sempre molto ambita da molti datori di lavoro.

Soprattutto la popolazione giovane del nostro Paese tende a riscontrare delle difficoltà ben note mentre si ricerca un lavoro, causato soprattutto dalla crisi economica, ecco perché molti studenti cercano un percorso di studi dove si ha la sicurezza di trovare un lavoro dopo aver terminato gli studi, Tale percorso, come si è ben capito, non comprende crisi, si trova facilmente lavoro come ingegnere gestionale e si ha la sicurezza di non aver bisogno del cosiddetto “piano B” in ambito lavorativo.

Ogni sforzo che si fa durante gli anni del liceo e anche durante l’Università, sarà ben ripagato dalla soddisfazione di intraprendere un lavoro che si ama, oltre che ben retribuito ed in un’ambiente eccellente e serio come in questo caso.

 

 

Requisiti di accesso per poter portare a termine il percorso di studi

 

L’economia aziendale è una delle materie fondamentali di tale impiego, oltre alle materie scientifiche elencate in precedenza, per questo è un bene aver ben capito e assimilato nel corso degli anni del liceo una perfetta (o almeno buona) preparazione nelle discipline scientifiche. Ogni disciplina che si tende ad affrontare, sono spesso orientate verso la completa formazione di una persona in tale ambito, controllo di gestione, finanza aziendale, ed anche analisi di mercato e gestione economica di progetti finanziati.

Per terminare con l’ambito scolastico, sia economia che finanza vengono spesso elogiati dall’importanza ai processi di internalizzazione, al controllo anche delle gestioni, sia grandi che piccole. Le sedi universitarie a cui potersi rivolgere per conseguire la laurea (sia triennale che magistrale) in ingegneria gestionale sono molteplici sul territorio italiano: Milano, Bologna, Palermo, Vicenza, Torino, Roma ed infine Napoli, ed è importante ribadire che quest’ultima sede ha attivato dei corsi di laurea in ingegneria che tende a “venire incontro” alla domanda di coloro che preferiscono concentrarsi su ulteriori settori specifici, anche ben diversi.

Anche l’offerta delle Università Telematiche è ampia ad esempio sul nostro sito trovi:

 

 

Tra gli indirizzi la UniNettuno spicca per gli indirizzi :

  • Gestione dei Processi Industriali
  • Sistemi Energetici
  • Industria 4.0

 

Mentre quella della UniMercatorum per gli indirizzi:

  1. Gestione del Rischio
  2. Trasformazione Digitale

 

Sia la LM31 che la L9 permettono l’iscrizione all’albo degli ingegneri rispettivamente:

 

  • Sezione A settore industriale (laureati magistrali)
  • Sezione B settore industriale (laureati triennali)

 

Facendo riferimento a quanto riportato dall’ordine ” per il settore “ingegneria industriale”, le attività oggetto della professione sono: la pianificazione, la progettazione, lo sviluppo, la direzione lavori, la stima, il collaudo, la gestione, la valutazione di impatto ambientale di macchine, impianti industriali, di impianti per la produzione, trasformazione e la distribuzione dell’energia, di sistemi e processi industriali e tecnologici, di apparati e di strumentazioni per la diagnostica e per la terapia medico-chirurgica.” (fonte ordine ingegneri)

Ovviamente, non è per niente scontato sapere che la prima qualità da avere per portare a termine il percorso di studio richiesto ed avere tra le mani la laurea che permetterà di fare il lavoro dei propri sogni è quello di avere costanza ed essere appassionati di ciò che si studia, infatti, recenti studi hanno dimostrato che se si tende a studiare qualche materia o argomento in particolare che soddisfa i nostri desideri ed aspirazioni sarà più semplice studiarlo e memorizzarlo al meglio, e lo stessa logica vale anche per qualche materia non proprio amata.

Ogni studente, nel corso degli anni scolastici, avrà sicuramente ben compreso le materie su cui può essere abbastanza sereno e quelle dove si ha bisogno di più ripasso, eppure con un minimo di impego ben distribuito tra le diverse tipologie di argomenti da imparare, si può avere dei risultati ottimali con la finalizzazione del termine del percorso di laurea.

Ogni Università è ben diversa dalle altre, ma vi saranno di certo dei professori qualificati pronti a spiegare attentamente e a mettere a proprio agio la propria persona verso ogni difficoltà posta.

 

 

Stipendi in altri paesi: le cifre da capogiro!

 

Si dice spesso che “tutto il mondo è paese”, eppure non tutti di essi sono simili se si tratta di percepire uno stipendio dignitoso per potersi permettere una buona vita, ma questo non è il caso degli ingegneri gestionali in altri paesi del mondo. Tali ingegneri sono coinvolti principalmente nella progettazione principale e nella pianificazione i lavori pubblici ed anche di cantieri privati. Nonostante la potente crisi economica che si è imbattuta un po’ in ogni dove, dopo aver eseguito la laurea in ingegneria, è possibile poter lavorare e scegliere tra più percorsi lavorativi di carriera in settori che comprendono le costruzioni di strade, distribuzione di acqua potabile, costruzione di ponti e la gestione di case private su richiesta.

Attualmente, nel mondo, vi sono 10 paesi dove gli stipendi di tale mestiere sono alti: in primo luogo si trova la Svizzera con 144.000 Franchi Svizzeri, Stati Uniti con 100.000 Dollari, Danimarca con 90.000 Euro, Australia con 88.000 Dollari, Canda con 81.000 Dollari, Cina con 76.000 Dollari, Singapore con 70.000 Dollari del paese in questione, Germania con 68.000 Euro, Norvegia con 68.000 Euro, ed infine il Regno Unito con 65.000 Sterline.

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Rosalba Fiore

Rosalba Fiore imprenditrice eduthech, consulente, formatrice, autrice, da oltre vent’anni mette la sua esperienza a completa disposizione dei suoi clienti impegnati in diversi settori produttivi. Ha conseguito due lauree, una in Matematica indirizzo informatico ed una in Ingegneria Industriale indirizzo Gestionale, ha conseguito numerose certificazioni internazionali tecniche, linguistiche, trasversali e didattiche, presso l’Università americana Harvard Business School Online ha seguito corsi specialistici in economia e marketing e innovazione. La dott.ssa Fiore è all’albo dei periti estimativo per la Camera di Commercio per la valutazione dei piani formativi del personale e CTU del Tribunale. E’ stata consulente e formatrice per Alitalia, Poste Italiane, Autostrade per l’Italia, Università Normale Superiore ISUFI etc.

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