Mi piace questa iniziativa dell’Associazione Italiana Editori (AIE) in favore delle biblioteche scolastiche. L’ottava edizione della campagna #ioleggoperché si intitola “Un libro ti fa grande” e porta numeri record: oltre 3,9 milioni di studenti coinvolti; quasi 24.400 scuole iscritte, 330 nidi e 3.609 librerie; ben 72.800 gemellaggi tra scuole e librerie.
Bellissimo.
Entra in libreria e dona un libro alle biblioteche scolastiche
Quest’anno la campagna si svolge dal 4 al 12 novembre: nove giorni durante i quali i cittadini (tutti, non solo genitori e famiglie) potranno andare nelle librerie aderenti e donare un libro destinato alle biblioteche scolastiche del territorio.
Nella scorsa edizione sono stati donati ben 550mila libri; in totale 2,5 milioni negli otto anni dell’iniziativa, che hanno permesso (o stanno permettendo) la nascita di quasi 650 nuove biblioteche per gli studenti.
Evidentemente, c’è fame di libri.
Lo confermano anche le statistiche sulla lettura in Italia: nonostante la fine dell’emergenza della Pandemia – durante la quale a causa dei vari lockdown le persone hanno letto di più – il numero dei lettori è rimasto stabile, mentre aumenta la produzione (titoli e copie stampate).
Lettura digitale, l’analisi AIE
Merito, forse, anche dei libri digitali. Secondo l’Associazione Italiana Editori (AIE), infatti, la lettura digitale in Italia è in costante crescita. Nel 2022, il 26,6% della popolazione italiana di età compresa tra i 15 e i 74 anni ha letto almeno un libro digitale (+1,6% sul 2021).
La crescita della lettura digitale è trainata da due principali fattori:
- la diffusione di dispositivi elettronici, come tablet e smartphone;
- l’aumento dell’offerta di contenuti digitali, sia in termini di titoli che di formati.
Gli editori, insomma, si stanno dando parecchio da fare sul fronte della digitalizzazione, come certifica anche l’Istat: c’è la diffusa tendenza a pubblicare opere esclusivamente in formato e-book, senza la corrispettiva versione cartacea (+19% rispetto al 2020 e +82,4% rispetto al 2019).
Il formato più diffuso di lettura digitale è l’e-book, che rappresenta il 95,6% dei libri digitali venduti in Italia nel 2022. Gli audiolibri, invece, rappresentano il 4,4% del mercato.
Insomma, la lettura in digitale appare una realtà consolidata che quindi rappresenta un’interessante opportunità per il mercato editoriale e per chi desidera costruirsi una carriera professionale nel settore.
Basta considerare questi numeri (dati AIE):
- 26,6%: la percentuale di popolazione che ha letto almeno un libro digitale nel 2022;
- 95,6%: la quota di mercato degli e-book nel 2022;
- 4,4%: la quota di mercato degli audiolibri nel 2022;
- 37,7%: l’incidenza della lettura digitale tra la popolazione di età compresa tra i 15 e i 24 anni;
- 52,5%: la quota di mercato delle donne tra i lettori digitali;
- 15%: la quota dei lettori esclusivamente digitali nel 2022 (era solo il 5% nel 2019).
Tanto più che la lettura digitale non si riduce alla semplice lettura di un e-book o di altri formati: è una modalità più ampia. Per esempio, dicono sempre le analisi dell’AIE, il 76% dei lettori utilizza internet durante la lettura per comprendere meglio alcuni aspetti di un libro; o ancora il 18% di chi si dichiara non lettore in realtà legge e fruisce di contenuti sui social network o su siti specializzati utilizzando smartphone e tablet, gli stessi strumenti che usa per navigare.
Il che mi conforta nella bontà della scelta di mettere a catalogo su Fiorerosalba.com un corso ad hoc, che fornisce le competenze indispensabili per lavorare nell’editoria digitale: dal processo di creazione di un libro alle tecniche per il formato digitale; dalla protezione del diritto d’autore alla comunicazione e marketing.
Il digitale è arrivato tra noi per restare.